(Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Molise n. 16 del 1
                            agosto 2001)
                       IL CONSIGLIO REGIONALE
                            Ha approvato
                      IL COMMISSARIO DI GOVERNO
                         Ha apposto il visto
                IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
                              Promulga
la seguente legge:
                               Art. 1.
                          F i n a l i t a'
    1.  La  regione  Molise,  in  accordo con il Ministro di grazia e
giustizia,  e  nel  rispetto  delle  norme vigenti in materia e delle
determinazioni   degli  organi  competenti,  con  la  presente  legge
intende:
      1)  favorire  e  promuovere,  all'interno  ed all'esterno delle
strutture  penitenziarie  operanti  nel  Molise, opportune iniziative
lavorative,  culturali,  formative,  educative,  ricreative, sportive
soprattutto organizzate in forma associativa, tese a:
        a) aiutare  gli ospiti delle strutture penitenziarie a vivere
meglio il tempo della detenzione;
        b) verificare   le  possibilita'  di  professionalita'  e  di
imprenditorialita';
        c) rendere positivo il reinserimento nella societa';
      2)  creare  le condizioni per una maggiore partecipazione degli
enti   locali  e  per  un  maggiore  coinvolgimento  degli  organismi
pubblici, privati e del volontariato, all'interno del carcere;
      3)  coinvolgere  tutti i cittadini in una maggiore conoscenza e
disponibilita'  nei  confronti  delle  problematiche  riguardanti gli
istituti ed i servizi penitenziari;
      4)  favorire  l'integrazione  dei  servizi  territoriali  delle
A.S.L.  e  dei  comuni  con  i  servizi penitenziari per la cura e la
riabilitazione  dei soggetti che abbiano fatto uso non terapeutico di
sostanze stupefacenti e psicotrope, alcooldipendenti, malati di mente
ed  affetti  da  forme  morbose  diffusive  per  un'idonea assistenza
socio-sanitaria  a  vantaggio  dei dimessi, delle loro famiglie e dei
soggetti  beneficiari  di  misure  alternative  o  trattamentali  non
custodiali;
      5)  accelerare  il  funzionamento dei "meccanismi" penitenziari
nel  rispetto  di  quanto  previsto  dalla  vigente normativa penale,
favorendo,  laddove  le condizioni lo permettano, l'avvicinamento e/o
il rientro dei detenuti ospiti in altre regioni;
      6)  incentivare  i  progetti  di  formazione  e  l'attivita' di
avviamento al lavoro predisponendo gli opportuni finanziamenti.